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La storia dei Kent, rock band anni settanta

Benvenuto nel sito dei Kent.
Di seguito la pagina della Biografia dei Kent, con le citazioni storiche, le pagine della Band rock anni settanta con gli strumenti dei singoli componenti, la pagina delle Foto storiche, dal 1968 ad oggi ed infine la pagina dei Contatti con il gruppo. Buona visione.

Civita Castellana, aprile 1968: inizia l'avventura dei Kent

Nell’oratorio della parrocchia di San Lorenzo, cinque ragazzini quindici-sedicenni armati solo di una immensa passione per la musica decidono di mettere in pratica la loro sfrenata passione per la musica, formando una band (all’epoca detta “complesso”).
Certo, la “sfrenata passione” non mancava ma… c’era solo quella, e purtroppo a ben poco serviva per dotarsi anche di quel minimo indispensabile di strumenti, ma forse è vero che l’Angelo Custode esiste, e in questo caso vestiva gli abiti di Don Giuseppe Bodini, parroco della parrocchia di San Lorenzo. Avrebbe potuto un tale personaggio ignorare le aspirazioni di questi cinque ragazzini? Certo che sì, direbbe qualcuno, visto oltretutto che la parrocchia e le sue mille attività necessitavano in continuazione di risorse e il sogno di questi ragazzini significava… centinaia di migliaia di lire. Ma lui si chiamava Don Giuseppe, arrendersi non faceva parte delle sue caratteristiche.
Intanto, con strumenti a dir poco rudimentali, i nostri “musicisti rock in erba” si recano dal maestro Ceccarelli per prendere le prime lezioni di musica teoriche e pratiche con la seguente formazione: Armando al basso, Danilo alla chitarra, Daniele all’organo, Sandro alla batteria e Fabrizio alla seconda chitarra e voce.
Nel mese di novembre dello stesso anno, dopo lezioni ed esercizi con strumenti di fortuna, è il momento di passare a strumenti un po’ più decenti. I Kent si recano da Nanni al Musicarte di Roma e ne escono con strumenti che fino a pochi mesi prima sembravano irraggiungibili: organo Vox Jaguar, basso Ibanez, chitarre Eko e Hofner, batteria Hollywood e piatti Zildijan, un amplificatore Fender, due amplificatori FBT e impianto voci Davoli. La band è al settimo cielo: adesso i Kent hanno la possibilità di fare un po’ di “casino” con autentici strumenti elettrici.
Questo è solo l’inizio della storia…